Raffaleo. Innovativa tradizione

Radici ben piantate nella tradizione culinaria italiana, ma con una visione innovativa che si lascia influenzare da sapori e profumi provenienti da altri luoghi… questo è Raffaleo.

Il menu segue il susseguirsi delle stagioni, rispettandone il ritmo, ma ci sono alcuni piatti che ben identificano l’anima del ristorante come il Katsusando siciliano preparato con triglia alla beccafico impanata nel panko e servito in panbrioche con salsa tonkatsu alla guava rosa di Sicilia e maionese ai limoni di Sicilia IGP o la Ceviche del Raffaleo con capasanta, leche de tigre alla provola affumicata, chips di platano, cipolla di Tropea, pomodorini secchi e olio al basilico. 

O ancora il Pliiinn – ravioli del plin home-made 42 tuorli ripieni di faraona all’orientale, il suo fondo, colatura di nduja e crumble di porro, Il Trifolau – ravioli home-made 42 tuorli ripieni di tartufo, patate e funghi, spuma di topinambur, ravanello, olio al prezzemolo e funghi pioppini o il Maialino del Raffaleo, un maialino da latte razza piemontese marinato per 12 ore in un intingolo all’orientale, cotto a bassa temperatura per 30 ore marinato all’asiatica, servito con baby carota e camomilla, patata pavè e maionese all’erba cipollina. 

Bella carta dei vini con una prevalenza di referenze italiane – in particolare etichette piemontesi e toscani. Buona presenza di bottiglie francesi. Interessante selezione di vini biologici. Lasciatevi consigliare qualche piccolo produttore.

Raffaleo per Salone OFF Food Topic

Per Salone OFF Food Topic lo chef Kevin Giovanetti ha creato Ramen modenese lasciandosi ispirare dall’artista Pia Riverola e dalla sua rappresentazione della città di Tokyo – con le sue luce al neon e la suggestiva atmosfera di tenebrosi notti piovose. 

Miscelando sapori asiatici a nostrane tradizione culinarie, il Ramen modenese di Raffaleo scompone il ramen originale giapponese spogliandolo di alcuni suoi ingredienti e fondendolo con un’idea di cucina tipicamente italiana. 

Il brodo viene dunque preparato con cappone, biancostato e alcuni vegetali con l’aggiunta di un piccolo tocco di salsa di soia. I piemontesi tajarin 42 tuorli sostituiscono i classici noodles. La pancia di maiale viene marinata in aceto balsamico di Modena Igp e cotta a bassa temperatura per 24 ore. Il naruto – surimi di pasta di granchio a forma di spirale – viene realizzato con lardo e mortadella di Bologna Igp. L’uovo è marinato nel lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc per 16 ore. La verza e l’erba cipollina infine lasciate a crudo per un tocco di freschezza e spensieratezza.

Raffaleo. Via Piave, 5m – Torino. Tel. +39 01118925548.

Credits immagini: Fabio Rovere.

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