1910. Pietro Marrone chiede a papà Edoardo di poter coltivare alcune vigne secondo tecniche rivoluzionarie che diminuiscono la produzione ma portano una più alta qualità. Da lì a poco tutte le vigne vengono convertite a vigneto moderno.
2024. Denise, Serena e Valentina Marrone seguendo le orme di famiglia producono vini con lo stesso amore e la stessa dedizione del bisnonno Pietro.
Da oltre cent’anni, quindi Marrone è sinonimo di buoni vini.
Alla base di tale longevità una storia familiare di passione, tenacia e duro lavoro e la capacità di coniugare perfettamente i valori della tradizione e il rispetto per la terra con uno sguardo costante al futuro come strumento indispensabile per mantenere alta la qualità.
Un guardare al futuro che si manifesta ulteriormente nell’apertura al pubblico delle vigne e della cantina e di una buona proposta gastronomica che accompagna la degustazione dei vini.
Dai filari alla tavola, dunque, in un percorso di gusto che permette di vivere e assaporare appieno il territorio delle Langhe.
Una cucina di territorio con qualche piacevole intuizione contemporanea quella di Agricola Marrone.
Tre i percorsi degustazione a pranzo: Sfizioso, Goloso e Delizioso.
Due i menu serali – tradizione e vegetariano – a cui si aggiungono le proposte alla carta.
Si comincia con gli antipasti della tradizione langarola: insalata russa, polvere di pisello, maionese alla carota e chips di patata viola, battuta di fassona al coltello, albicocca, senape e nocciole, flan di trombette con crema di parmigiano e castelmagno e croccante al parmigiano.
Da abbinare con il Tre Fie Langhe Doc Arneis – un arneis dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, fresco e delicato con sentori di fiori bianchi, camomilla, mela, pesca e nocciola – o con il Dolcevita Langhe Doc Rosato – un vino elegante, fresco, dalle note floreali di petalo di rosa, lampone, ciliegia e lievi sentori agrumati.
Per poi continuare con i primi piatti – e qui la scelta è ardua – come i tajarin al ragù di vitellone piemontese, le tagliatelle ai porcini e salsa al basilico, gli gnocchetti al ragù di coniglio e speak e i ravioli del plin ripieni di baccalà al verde, coulis di pomodorini arrosto e cenere di cipolla rossa.
In abbinamento il Sancarlo Langhe Doc – vino da uve nebbiolo, che apportano struttura e intensità, e uve barbera e dolcetto, che donano freschezza e note fruttate.
Ma veniamo ai secondi: petto di faraona cotto a bassa temperatura con riduzione di nebbiolo con scalogni confit, guancia brasata al Barolo con crema di patate e polenta croccante, scamone in crosta di nocciole o melanzana alla parmigiana con crema di parmigiano e basilico.
Da accompagnare con l’Agrestis Nebbiolo d’Alba Doc Superiore – un nebbiolo dal colore rosso rubino intenso con riflessi granati, vellutato, di buon corpo, gradevolmente tannico con note di violetta, lampone, mirtillo che si accentuano con l’invecchiamento – o il Pichemej Barolo Docg – un Barolo caratterizzato da un colore rosso granato con riflessi aranciati, elegante, asciutto, pieno, austero ma piacevolmente vellutato, da un profumo intenso con complesse note di fiori secchi, lamponi, fragole di bosco, noce moscata che con il tempo evolvono facendo percepire sentori di funghi secchi, liquirizia, tabacco e cuoio.
Si chiude con una nota dolce come la torta alle nocciole con salsa allo zabajone, crema al cioccolato e pera, il bunet cioccolato e amaretti, le pesche cioccolato e amaretti o il semifreddo all’amarena e crumble croccante.
In abbinamento il Solaris Moscato d’Asti Docg – un vino dolce dal colore giallo paglierino fresco e armonico con note di fiori bianchi, pesca e albicocca.
Agricola Marrone. Frazione Annunziata, 13 – La Morra, Cuneo. Tel. +39 0173509288.
Credits immagini: Fabio Recrosio.